Dicembre 2020
  • 110%

Detrazioni fiscali e cessione del credito per l'esecuzione di lavori di efficientamento energetico degli immobili ad uso residenziale

Il nuovo El Dorado?... o forse "solo" una buona occasione su cui investire direttamente?

Coloro che intendono eseguire lavori di efficientamento energetico sugli immobili di proprietà, dispongono oggigiorno di importanti misure economiche messe a disposizione dalla legislazione per ridurne sensibilmente i costi, fino quasi ad azzerarli.

Il Decreto Legge 19 maggio 2020, n.34, unitamente alla legge di conversione 17 luglio 2020, n.77, consente infatti, in alcuni casi ben definiti e a determinate condizioni, di usufruire di detrazioni nella misura del 110% delle spese sostenute. Esistono in realtà molte altre misure incentivanti (Bonus Facciate, Sismabonus, Ecobonus, Conto Termico) altrettanto interessanti e spesso più convenienti in quanto meno complesse da mettere in atto.

Ma ormai si parla solo di 110%.

Da qui nasce la convinzione comune, ormai incancrenita, che qualsiasi lavoro di carattere edile o impiantistico sugli immobili, non solo sia sicuramente totalmente GRATUITO, ma magari ci si riesca guadagnare anche qualcosa.

Sarebbe bello, ma evidentemente non è così.

Non è così per diversi motivi, ma in primis perché per arrivare a poter usufruire della detrazione del 110% sulle spese sostenute, BISOGNA AVER SOSTENUTO LE SPESE!

Bisogna pertanto entrare nell'ordine di idea che, se si ha intenzione di realizzare realmente i lavori, bisogna anticipare dei soldi per innescare il meccanismo. Se non si dispone di soldi da anticipare, si può ricorrere ad un finanziamento (ci sono proposte molto interssanti a tassi del 2,5%).

Il procedimento è schematicamente quello di seguito riportato (senza alcuna pretesa di essere esaustivo, serve solo per dare un'idea della complessità).

Colui che è interessato ad eseguire dei lavori di efficientamento energetico, deve rivolgersi ad un TECNICO competente in materia, dotato di opportuna assicurazione professionale, che effettua preliminarmente le seguenti attività:

FASE 1

  1. verifica dei titoli autorizzativi e compatibilità urbanistica dell'immobile (archivio urbanistico comunale e rilievo dell'immobile);
  2. diagnosi energetica dell'immobile finalizzata a definire quali possano essere gli interventi più convenienti da mettere in atto confrontando la classe energetica di partenza con quella stimata alla conclusione dei lavori (modellazione energetica dell'intero immobile con relativi calcoli);
  3. bozza del disciplinare e stima dell'importo dei lavori da eseguire e delle spese professionali

A questo punto è possibile ragionare su quali detrazione è possibile applicare.

Per fare questo entra in gioco la seconda figura professionale necessaria, il CONSULENTE ECONOMICO/ FINANZIARIO.

Una volta definito lo schema di massima, si può passare alla FASE 2, con la redazione della seguente documentazione:

  1. redazione progetto energetico di dettaglio con RELAZIONE (c.d. ex LEGGE 10) per la verifica dei REQUISITI MINIMI previsti dalla legislazione vigente;
  2. computo metrico estimativo dei lavori oggetto di appalto redatto sulla base dei prezziari regionali ufficiali (come per lavori soggetti al Codice degli Appalti Pubblici);
  3. importo dei compensi professionali dei tecnici incaricati (DM 17/06/2016) e relativo contratto
  4. schema di contratto da sottoporre alle ditte esecutrici.

Con il progetto definito si possono finalmente selezionare le imprese esecutrici sulla base principalmente dell'affidabilità e competenza, piuttosto che sul criterio economico, dal momento che  i relativi costi saranno recuperati.

Una volta selezionate le ditte esecutrici/ fornitrici, con il contratto sottoscritto sia dalle ditte che dai professionisti incaricati, si può passare alla FASE 3 attivando nello specifico la pratica economico/finanziaria consegnando al proprio istituto di fiducia una serie di documenti tra cui:

  1. titolo abilitativo per l'esecuzione dei lavori (SCIA, ecc);
  2. dichiarazione/ progetto del tecnico in relazione ai lavori da eseguire;
  3. contratto/i sottoscritti con le ditte esecutrici e professionisti incaricati;
  4. ecc.

Solo ora si può passare alla FASE 4, l'inizio dei lavori.

Quando si arriva ad uno Stato di Avanzamento dei Lavori (SAL - incluso spese tecniche) pari al 40-50% (asseconda delle circostanze) del totale, con le fatture pagate, si può andare dal proprio istituto che, presentando tutta la documentazione richiesta, verificato il cassetto fiscale e la correttezza della documentazione stessa, provvederà al rimborso nella percentuale pattuita (poco più del 100%) versando direttamente l'importo su cc definito.

I lavori andranno avanti fino al completamento e quindi al raggiungimento del SAL al 100%. A questo punto ci si potrà presentare nuovamente al proprio istituto di credito per richiedere il rimborso finale, previa presentazione di tutta la documentazione.

Nel corso dell'esecuzione dei lavori, il tecnico incaricato della DIREZIONE,deve verificare scrupolosamente la corretta esecuzione degli stessi in funzione della documentazione progettuale precedentemente consegnata. A fine lavori, il DL deve ASSEVERARE la conformità di quanto realizzato con il progetto energetico consegnato.

Si procede quindi alla redazione dell'Attestato di Prestazione Energetico finale da parte di un tecnico "terzo", indipendente, che non ha preso parte all'esecuzione dei lavori.

Con le ASSEVERAZIONI (tecniche e finanziarie), l'APE finale e le fatture pagate (impresa e professionisti), si può tornare dal proprio istituto per chiedere il rimborso conclusivo e concludere la pratica presso l'Agenzia delle Entrate.

Se qualcuno è arrivato a leggere le mie consideraioni fino a questo punto, può sicuramende rendersi conto che per arrivare al rimborso della prima fattura del SAL del 40-50% bisogna svolgere una serie di attività (FASE 1-2-3-4) che vanno in qualche modo finanziate, in primis quella del TECNICO, in secundis, i lavori dell'impresa per arrivare al SAL.

La chiave per poter usufruire della detrazione del 110% è tutta qui: chi anticipa i soldi per arrivare al primo rimborso?

Inutile dire che le soluzioni facili a costo zero sono pericolosissime perché, a mio modestissimo giudizio, dando per scontato che se si rimanga nei limiti della legittimità, data la complessità dei lavori da eseguire, non ci sono i margini per arrivare alla fine dell'operazione e quindi c'è un'elevatissima possibilità di CONTENZIOSO.

Io credo che la cosa più intelligente, per usufruire della detrazione, sia di finanziarsela autonomamente anticipando fino al primo SAL (anche con finanziamento), e rivolgersi a TECNICI competenti e IMPRESE affidabili.

Coloro che intendono eseguire lavori di efficientamento energetico sugli immobillidi di proprietà, dispongono oggigiorno di importanti misure economiche messe a disposizione dalla legislazione per ridurne sensibilmente i costi, fino quasi ad azzerarli.

Il Decreto Legge 19 maggio 2020, n.34, unitamente alla legge di conversione 17 luglio 2020, n.77, consentono infatti, in alcuni casi ben definiti e a determinate condizioni, di usufruire di detrazioni nella misura del 110% delle spese sostenute. Esistono in realtà molte altre misure incentivanti (Bonus Facciate, Sismabonus, Ecobonus, Conto Termico) altrettanto interessanti e spesso più convenienti in quanto meno complesse da mettere in atto.

Ma ormai si parla solo di 110%.

Da qui nasce la convinzione comune, ormai incancrenita, che qulasiasi lavoro di carattere edile o impiantistico sugli immobili non solo sia sicuramente totalmente GRATUITO, ma magari ci si riescea guadagnare anche qualcosa.

Sarebbe bello, ma evidentemente non è così.

Non è così per diversi motivi, ma in primis perché per arivare a poter usufruire della detrazione del 110% sulle spese sostenute, BISOGNA AVER SOSTENUTO LE SPESE.

Bisogna pertanto entrare nell'ordine di idea che, se si ha intenzione di realizzare realmente i lavori, bisogna anticipare dei soldi per innescare il meccanismo. Se non si dispone di soldi da anticipare, si può ricorerre ad un finanziamento.

Il procedimento è schematicamente quello di seguito riportato (senza alcuna pretesa di essere esaustivo, serve solo per dare un'idea della complessità).

Colui che è interssato ad eseguire dei lavori di efficientamento energetico deve rivolgersi ad un TECNICO competente in materia, dotato di opportuna assicurazione professionale, che effettua preliminarmente le seguenti attività:

FASE 1

  1. verifica dei titoli autorizzativi e compatibilità urbanistica dell'immobile (archivio urbanistico comunale e rilievo dell'immobile);
  2. diagnosi energetica dell'immobile finalizzata a definire quali possano essere gli interventi più convenienti da mettere in atto confrontando la classe energetica di partenza con quella stimata alla conclusione dei lavori (modellazione energetica dell'intero immobile con relativi calcoli);
  3. bozza del disciplinare e stima dell'importo dei lavori da eseguire e delle spese professionali

A questo punto è possibile ragionare su quali detrazione è possibile applicare.

Per fare questo entra in gioco la seconda figura professionale necessaria, il CONSULENTE ECONOMICO/ FINANZIARIO.

Una volta definito lo schema di massima, si può passare alla FASE 2, con la redazione della seguente documentazione:

  1. redazione progetto energetico di dettaglio con RELAZIONE (c.d. ex LEGGE 10) per la verifica dei REQUISITI MINIMI previsti dalla legislazione vigente;
  2. computo metrico estimativo dei lavori oggetto di appalto redatto sulla base dei prezziari regionali ufficiali (come per lavori soggetti al Codice degli Appalti Pubblici);
  3. importo dei compensi professionali dei tecnici incaricati (DM 17/06/2016) e relativo contratto
  4. schema di contratto da sottoporre alle ditte esecutrici.

Con il progetto definito si possono finalmente selezionare le imprese esecutrici sulla base principalmente dell'affidabilità e competenza, piuttosto che sul criterio economico, dal momento che  i relativi costi saranno recuperati.

Una volta selezionate le ditte esecutrici/ fornitrici, con il contratto sottoscritto sia dalle ditte che dai professionisti incaricati, si puà passare alla FASE 3 attivando nello specifico la pratica economico/finanziaria consegnando al proprio istituo di fiducia una serie di documenti tra cui:

  1. titolo abilitativo per l'esecuzione dei lavori (SCIA, ecc);
  2. dichiarazione/ progetto del tecnico in relazione ai lavori da eseguire;
  3. contratto/i sottoscritti con le ditte esecutrici e professionisti incaricati;
  4. ecc.

Solo ora si può passare alla FASE 4, l'inizio dei lavori.

Quando si arriva ad uno Stato di Avanzamento dei Lavori (SAL - incluso spese tecniche) pari al 30-50% (asseconda delle circostanze) del totale, con le fatture pagate, si può andare dal proprio istituto e, presentando tutta la documentazione richiesta, l'istituto, verificato il cassetto fiscale e la correttezza della documentazione, provvederà al rimborso nella percentuale pattuita (poco più del 100%) versando direttamente l'importo su cc definito.

I lavori andranno avanti fino al completamento e quindi al raggiungimento del SAL al 100%. A questo punto ci si potrà presentare nuovamente al proprio istituto di credito per richiedere il rimborso finale, previa presentazione di tutta la documentazione.

Nel corso dell'esecuzione dei lavori, il tecnico incaricato della DIREZIONE, dovrà verificare scrupolosamente la corretta esecuzione degli stessi in funzione della documentazione progettuale precedentemente consegnata. A fine lavori, il DL dovrà ASSEVERARE la conformità di quanto realizzato con il progetto energetico consegnato.

Sarà quindi redatto l'Attestato di Prestazione Energetico finale da un tecnico "terzo", indipendente, che non ha preso parte all'esecuzione dei lavori.

Con le ASSEVERAZIONI (tecniche e finanziarie), l'APE finale e le fatture pagate (impresa e professionisti), si può tornare dal proprio istituto per chiedere il rimborso conclusivo e concludere la pratica presso l'Agenzia delle Entrate.

Se qualcuno è arrivato a leggere questo punto, può sicuramende rendersi conto che per arrivare al rimborso della prima fattura del SAL del 30-50% bisogna svolgere una serie di attività (FASE 1-2-3-4) che vanno in qualche modo finanziate, in primis quella del TECNICO, in secundis, i lavori dell'impresa per arrivare al SAL.

La chiave per poter usufruire della detrazione del 110% è tutta qui: chi anticipa i soldi per arrivare al primo rimborso?

Inutile dire che le soluzioni facili a costo zero sono pericolosissime perché, a mio modestissimo giudizio, dando per scontato che se si rimanga nei limiti della legittimità, data la complessità dei lavori da eseguire, non ci sono i margini per arrivare alla fine dell'operazione e quindi c'è un'elevatissima possibilità di CONTENZIOSO.

Io credo che la cosa più inteligente, per usufruire della detrazione, sia di finanziarsela autonomamente anticipando fino al primo SAL (anche con finanziamento), e rivolgersi a TECNICI competenti e IMPRESE affidabili.

Pensateci un attimo, se VOI ritenente che il rischio di anticipare i soldi per efficientare casa vostra sia elevato e pertanto non ne valga la pena, per quale motivo lo dovrebbe fare qualcun altro?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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