Settembre 2013
  • PROTOCOLLO ITACA PUGLIA

ING. SIMONE MAIRO - ISCRITTO ALBO CERTIFICATORI REGIONE PUGLIA

Protocollo Itaca Puglia 2011

Con Deliberazione n. 3 del 16.01.2013, pubblicata sul BURP n. 26 del 19.02.2013, la Giunta Regionale ha approvato, ai sensi degli art. 9 e 10 della L.R. 13/2008, il "Protocollo Itaca Puglia 2011 - Residenziale".

 

La stessa delibera ha approvato anche le linee guida all'applicazione del Protocollo ed il software di calcolo.
Il "Protocollo Itaca Puglia 2011 - Residenziale" costituisce il nuovo Sistema di certificazione di sostenibilità degli edifici ad uso residenziale e sostituisce il Protocollo Itaca Puglia 2009, approvato con DGR n. 2272 del 24.11.2009.

Il nuovo software di calcolo, predisposto dal Servizio Assetto del Territorio, presenta le seguenti novità rispetto al precedente Protocollo 2009 :

  • in ottemperanza alla LR 20/2012 ("Norme sul software libero, accessibilità di dati e documenti ed hardware documentato") il software è stato prodotto in formato aperto Oasis OpenDocument, oltre che nel formato proprietario MS Excel;
  • è costituito da un solo file;
  • consente la compilazione automatica e la stampa dell'attestato e del certificato, conformi ai modelli approvati.

NOTA BENE : la versione OpenDocument del software è stata aggiornata il 28.01.2013 per correggere un errore nel foglio "B.6.2".

 

E' inoltre utile ricordare che è disponibile sul sito della Regione Puglia una guida alle norme promulgate a favore dell'abitare sostenibile; l’obiettivo è quello di favorire la conoscenza della legge regionale in modo da consentirne una corretta e diffusa applicazione, e promuovere la sostenibilità ambientale nelle trasformazioni del territorio.

"La legge si basa su uno schema normativo elaborato dall'Istituto per l'Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale (ITACA) e fatto proprio dalla Conferenza delle Regioni. La versione pugliese contiene alcune rilevanti specificità: la sostenibilità ambientale è perseguita negli strumenti urbanistici, dal livello regionale fino alla pianificazione esecutiva comunale, al progetto edilizio, dedicando particolare attenzione al risparmio idrico ed energetico, alla permeabilità dei suoli, all'uso di materiali da costruzione riciclabili, recuperati, di provenienza locale e che rispettano il benessere e la salute degli abitanti".

La guida è organizzata in tre parti, che spiegano chi sono i promotori, quali i mezzi utilizzati e quali le finalità perseguite. La Regione su iniziativa dell'Assessorato all'Assetto del Territorio, promuove ed incentiva la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico nelle trasformazioni del territorio, della città, dell'edificio, in una visione integrata alle diverse scale di intervento, a partire dagli strumenti attuativi (PUE) del Piano Urbanistico Generale (PUG) per arrivare alla realizzazione di singoli edifici; i comuni recepiscono ed attuano quanto definito a livello regionale graduando gli incentivi previsti in funzione della propria realtà locale.

Le motivazioni sono chiare, e seguono le direttive e gli obiettivi già espressi dalla normativa europea: ridurre l'impatto ambientale causato dal settore edilizio, migliorare il benessere degli abitanti, fornire una certificazione energetica che renda visibile la prestazione ambientale e quindi la qualità dell'edificio differenziandolo dal resto del patrimonio immobiliare, stimolare la domanda di edifici sostenibili e accrescere la consapevolezza di proprietari, affittuari, progettisti e operatori immobiliari dei benefici di un edificio con elevate prestazioni ambientali.

 

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